Gressoney/Greschoney (Aostatal)

Introduzione

Ai piedi del Monte Rosa, con una lunga migrazione di oltre due secoli giunsero verso il 1100 popolazioni alemanne attraverso aspri valichi nella piana di Gooms nell’alto Vallese svizzero: alcuni gruppi discesero lungo il Rodano attraverso Briga verso il versante nord del Monte Rosa e superarono poi il Colle del Teodulo in direzione del suo versante sud. Altri attraverso il Monte Moro si portarono sul versante orientale. In seguito ad una piccola glaciazione si dedicarono al commercio in zone di cui conoscevano la lingua, portandovi soprattutto stoffe e sete. Tornati nei loro paesi ed investendo i loro guadagni, costituirono i due fiorenti Comuni di Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinité e il Comune di Issime, popolando anche la zona di Niel sopra Gaby.
     Allo sviluppo contribuì successivamente la nascente passione alpinistica, la realizzazione della strada carrozzabile verso il Piemonte ed i soggiorni della Regina Margherita. Si sono quindi affiancate all’agricoltura molte attività legate al turismo, soprattutto agli sport invernali. I Walser non si sono accontentati però di guardare dal basso il Monte Rosa (primo in Europa per estensione dei suoi ghiacciai): vi sono anche saliti, per primi a più riprese i gressonari, tra il 1778 e il 1820 (nel 1875 vi costruirono la prima capanna di accoglienza per gli alpinisti).

Furono stimolati dalla curiosità per reminiscenze leggendarie ma soprattutto dall’amore per la natura alpina, dall’osservazione dei luoghi e anche da una forte tendenza alla conoscenza scientifica che culminò in risultati di grande risonanza internazionale. Tutto invita a visitare questi luoghi: le bellezze naturali alpine, la particolare costruzione delle case, la suggestività dei villaggi e dei sentieri, gli eleganti costumi, i sentimenti delle poesie e canzoni, l’arguzia dei proverbi, le opere artigianali, le manifestazioni sociali, religiose e ricreative, alcuni edifici di notevole interesse storico e culturale quali il Castello Savoia, Il Museo della fauna alpina, l’Ecomuseo walser.
Non vanno dimenticate le possibilità di svago e di divertimento legate ai numerosi impianti di risalita, le occasioni di conoscenza e di studio con le Associazioni che hanno lo scopo di conservare, divulgare ed estendere la lingua e la cultura locali come il Walser Kulturzentrum, la Consulta Walser e l’Associazione Augusta, e la visita alle ricche biblioteche, tra le quali la Specializzata Walser. Arrivederci a presto!!

Around 1100 A.D., after two centuries of migration, alemannic settlers from the Upper Valais in Switzerland passed the Colle del Teodulo to the south of Monte Rosa and reached Gressoney-Saint Jean and Gressoney-La-Trinité (Greschòney). The colonists lived from mountain farming and forestry, and traded cloths and silk with the countries whose language they spoke. They founded the communities of Gressoney-Saint-Jean and Gressoney-La-Trinité, of Issime and also Niel, which is situated above Gaby. There are several buildings of historical interest, for example Savoia Castle, the Alpine Fauna Museum and the Walser ecomuseum. The Walser cultural centre, the Walser Council and the Augusta Association are tasked with protecting and promoting the language and culture of the Walser population, in particular by means of the Walser ethnolinguistic library.

Ulteriori informazioni su Gressoney/Greschoney

Isole di Cultura
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http://www.isolelinguistiche.it/it/gressony-greschoney.html