Dreizehn Gemeinden/XIII Komoinen (Veneto)

Kurzbeschreibung

Giazza (Ljetzan) ist eine Fraktion der Gemeinde Selva di Progno, wo noch das Zimbrische gesprochen wird, das tauç, die alte Sprache der 13 Gemeinden (13 Komaunj). Ljetzan liegt im Illasi-Tal am Fuße der Carega-Gruppe im Naturpark Lessinia und ist heute von kaum mehr als hundert Personen besiedelt.
Die Erstbesiedlung der zimmerer, der Waldarbeiter die von Baiern oder Tirol auf die Hochebene gekommen sind, ist mit 1287 datiert, als sie am 5. Februar von Bischof von Verona Bartolomeo della Scala in Roveré Grundnutzungsrechte erhielten. Ihre Anwesenheit ist durch zahlreiche Toponyme bezeugt, durch Vornamen, durch die typische Bauweise der Almhütten, durch die Siedlungsstruktur in Stein, und durch die Votiv-Kapitelle in Weilern, längs der Wege und Steige und auf Weidegebieten.
Seit 1974 gibt es die Kulturorganisation Curatorium Cimbricum Veronense , die sich für den Schutz, die Erhaltung und die Förderung der zimbrischen Sprache und Kultur einsetzt und auch Mitglied des Filmfestivals della Lessinia ist. Bevorzugte Hilfen sind die Zeitschrift Tzimbar/Cimbri, die Förderung von Begegnungen und Veranstaltungen wie etwa das Fest des Feuers zur Sommersonnwende in der Johannisnacht und dem Entzünden von13 Kohlefeuern die die Einheit der alten 13 Gemeinden versinnbildlichen. (Erbezzo, Bosco Chiesanuova, Valdiporro, Azzarino, Camposilvano, Cerro, Saline, Tavernole, Badia Calavena, Selva di Progno, San Bartolomeo delle Montagne).

Giazza (Ljetzan) è la piccola frazione del Comune di Selva di Progno dove viene ancora usata la lingua dei Cimbri, il tauç, l’antica parlata dei 13 Comuni veronesi. Oggi abitato da poco più di cento abitanti, il paese si trova alla confluenza dei due rami del torrente Progno che solca la valle d’Illasi, posto ai piedi del gruppo del Carega, punto di ritrovo per escursioni nella foresta demaniale del Parco Naturale della Lessinia.
Giazza è il cuore della Lessinia dei Cimbri anche perché dal 1974 vi opera il Curatorium Cimbricum Veronense, l’associazione culturale che ha come scopo la tutela, la conservazione, la valorizzazione della lingua e della cultura cimbra. Da anni organizza corsi di lingua ed è anche il centro propulsore delle attività dell’associazione, nonché esposizione di manufatti, reperti e mostre. Studi e ricerche hanno lo scopo di documentare la presenza in Lessinia dell’insediamento degli antichi zimmerer, i boscaioli che dalla Baviera o dal Tirolo sono approdati sull’altopiano, dove hanno avuto il permesso di insediamento da parte dell’allora vescovo di Verona, Bartolomeo della Scala il 5 febbraio 1287 in Roveré. La loro presenza è testimoniata dai numerosissimi toponimi del territorio, dai cognomi e dall’architettura tipica dei baiti d’alpeggio, dalla struttura delle contrade di pietra, nei numerosi capitelli o colonnette votive.
Nell’esposizione museale a Giazza sono descritte le caratteristiche della lingua, la storia dei coloni, le attività maggiormente praticate (la carbonara, la calcara, le giassare), la religiosità popolare con alcune colonnette votive; si trovano inoltre il settore dedicato ai racconti popolari e all’immaginario delle storie (filò) e quello degli strumenti folkloristici quali i Trombini o pistoni della Lessinia.
Strumento privilegiato del Curatorium è la realizzazione della rivista Tzimbar/Cimbri e la promozione di incontri e manifestazioni come il Film festival della Lessinia sulla montagna o l’annuale festa del Fuoco, nella notte del solstizio d’estate, con rievocazioni nella notte di San Giovanni e l’accensione di tredici bracieri che simboleggiano l’unità delle antiche tredici comunità (Erbezzo, Bosco Chiesanuova, Valdiporro, Velo, Roverè, Azzarino, Camposilvano, Cerro, Saline, Tavernole, Badia Calavena, Selva di Progno, San Bartolomeo delle Montagne).


Giazza (Ljetzan) is a village in the community of Selva di Progno. Here, Cimbrian or Tauc is still spoken, the ancient language of the 13 Communities (13 Komaunj). Giazza is situated in the valley of the Illasi at the foot of the Carega group in the Lessinia Nature Park. Its population today numbers scarcely more than a hundred souls. The settlement of the zimmerer, the forest workers who came from Bavaria or Tyrol to live on the plateau, is dated to 1287, when in Roveré, on the 5th of February, they were granted rights by the Bishop of Verona Bartolomeo della Scala to use the land. Even today, there are many signs of their presence: numerous place names still in use, personal names, the typical architecture of the mountain huts, the structure of the stone-built hamlets and the small votive capitals and columns in the hamlets and along the roads and paths.Since 1974, the Curatorium Cimbricum Veronense has been working to conserve and promote Cimbrian language and culture. It is a member of the Lessinia Film Festival. A major instrument of propagation is the journal Tzimbar/Cimbri, and the Curatorium also supports gatherings and events such as the annual summer solstice Festival of Fire and the kindling of 13 coal fires symbolising the unity of the old 13 Cummunities (Erbezzo, Bosco Chiesanuova, Valdiporro, Azzarino, Camposilvano, Cerro, Saline, Tavernole, Badia Calavena, Selva di Progno, San Bartolomeo delle Montagne).

MEHR ÜBER DIE XIII GEMEINDEN/XIII KOMOINEN

Zum besseren Kennenlernen der XIII Gemeinden / XIII Komoinen empfehlen wir Ihnen das entsprechende Kapitel in unserem Standardwerk "Lebendige Sprachinseln"

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