Sauris/Zahre (Friuli Venzia Giulia)

Introduzione

Il comune di Sauris/ Zahre (1000-1400 m. s.l.m., 400 abitanti, 3 frazioni) è situato nell’alta Val Lumiei, in provincia di Udine, all’estremità nord-occidentale del Friuli-Venezia Giulia. I primi coloni giunsero dal Tirolo orientale o dalla Carinzia attorno alla metà del 1200. La comunità riuscì a sviluppare un’economia relativamente autosufficiente sfruttando le risorse del territorio: la conca, ricca di prati e pascoli, era particolarmente adatta all’allevamento e all’alpeggio, le cui produzioni di alta qualità rappresentavano merce di scambio con le vallate vicine. Dal 1420, col passaggio del Friuli al dominio della Repubblica di Venezia, i boschi di Sauris furono ampiamente sfruttati anche dalla città lagunare per il proprio arsenale, creando nuove opportunità di lavoro e richiamando manodopera esterna.
Per secoli i collegamenti con le vallate limitrofe furono possibili soltanto attraverso sentieri e mulattiere, fino ai primi decenni del Novecento, quando furono costruite le prime strade come la rotabile per Ampezzo. Un’altra opera fu la costruzione dell’impianto idroelettrico del Lumiei con la maestosa diga di sbarramento.
La difficoltà di accesso e l’asprezza del territorio contribuirono a conservare diverse caratteristiche culturali: fino alla metà del secolo scorso la popolazione era trilingue (saurano, friulano, italiano). All’interno di questo sistema linguistico l’idioma più caratteristico è quello locale, un dialetto bavarese meridionale che presenta notevoli affinità con i dialetti carinziani e tirolesi.

Molto interessanti e vitali sono anche le tradizioni religiose e simboliche, come le questue augurali del periodo natalizio, il carnevale (voschankh), le feste patronali, il pellegrinaggio al santuario carinziano di Maria Luggau.
Particolare importanza ebbe il santuario di S. Osvaldo, a Sauris di Sotto, che grazie alla presenza di una reliquia fu uno dei centri devozionali più noti della Repubblica Veneta; ospita uno splendido Flügelaltar (altare a portelle) di Michael Parth da Brunico (1524), in stile tardogotico tedesco. Nella canonica accanto è stato aperto recentemente il Centro storiografico-Museo di S. Osvaldo. Merita una visita la chiesa di S. Lorenzo, a Sauris di Sopra, edificio cinquecentesco di stile gotico tedesco, con un capolavoro della bottega di Michael Parth: il Flügelaltar dell’Ultima Cena (1551).
Sempre a Sauris di Sopra si trova il Centro etnografico, ricavato in un vecchio edificio rurale rappresentativo dell’architettura locale in pietra e legno.

The community of Sauris (Zahre) (1000-1400 m. above sea-level, population 400, 3 hamlets) is situated at the top of Val Lumiei, in the Province of Udine in the north-east of Friuli Venezia Giulia. The first settlers originated from East Tyrol and Carinthia in the C.13th. The area is rich in meadows, and was used principally as mountain pasture. From 1420, when Friuli came under Venetian rule, the forests of Sauris were heavily used for the needs of the city. The isolation and the barrenness of its landscape have helped to preserve the culture of Sauris. Until the middle of the last century, Sauris was trilingual: Sauris vernacular, Friulian and Italian. The most important idiom is the Sauris vernacular, the local language, a southern bavarian variety which displays great similarity with carinthian dialect. In Sauris di Sopra, an ethnographic museum has been established in an old house typical of the architecture of the village.

Ulteriori informazioni su Sauris/Zahre

Isole di Cultura
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http://www.isolelinguistiche.it/it/sauris-zahre.html